E’ necessario il consenso per inserire box e banner pubblicitari nelle caselle email degli utenti?
La vendita del pacchetto clienti o di una banca dati completa di anagrafica clienti e dei loro indirizzi email e recapiti telefonici è un’operazione consentita dalla legge. Ma come vanno…
Acquisire i dati personali, come, ad esempio, nome, cognome, indirizzo email per consentire ai clienti di partecipare ad un evento, non significa poter usare anche quei dati per inviare in…

La rappresentazione grafica per la registrazione di un marchio di colore deve essere chiara, precisa, di per sé completa, facilmente accessibile, intellegibile, durevole e oggettiva e deve comportare una disposizione sistematica che associ i colori in modo predeterminato e costante.

Entro il prossimo 25 maggio 2018, ogni organizzazione (sia essa impresa, ente pubblico o studio professionale) dovrà adeguarsi al nuovo regolamento UE n. 679/2016 che prevede importanti novità sul piano della protezione dei dati personali, tra le quali la valutazione dei rischi sulla privacy. A tal proposito, il Gruppo art.29 ha redatto e pubblicato delle Linee Guida. Vediamo insieme cosa dice il Gruppo di Lavoro dell’UE sulla Privacy in merito al Data Protection Impact Assessment.

La CGUE chiarisce se è legittimo registrare come marchio d’impresa una denominazione già presente in un marchio collettivo e se le associazioni titolari dei marchi collettivi hanno il diritto di monopolizzare l’impiego di tali marchi a prescindere dall’identità o somiglianza dei prodotti/servizi commercializzati con quelli di altra impresa

E’ legittimo registrare un nome a dominio identico al marchio registrato da altra impresa se i prodotti commercializzati dalle due imprese non sono identici nè affini

Apparecchi TV in camere d’albergo e versamento dei diritti d’autore agli organismi di radiodiffusione. La CGUE si esprime sul concetto di luogo accessibile al pubblico con pagamento di un diritto d’ingresso.

L’assenza di novità nel marchio successivo costituito dal patronimico di un marchio antecedente cui sono aggiunti elementi secondari differenzianti, non opera automaticamente, ma deve essere accertata caso per caso.

L’AGCM, a seguito di diverse segnalazioni da parte di Associazioni di consumatori e di singoli consumatori, ha contestato ben tre comportamenti commerciali scorretti e multato l’azienda Fly Go che, per avere un buon posizionamento sui motori di ricerca Internet, utilizzava nelle sue campagne pubblicitarie a pagamento e sull’home page dei propri siti web, messaggi decettivi e confusori per i consumatori.